Archive for aprile, 2010

CaroBersani, “parla con me”_28.04.10

giovedì, aprile 29th, 2010

Caro Bersani, “parla con me”. Anzi parli con noi, cittadini-elettori. Parli con noi, indipendentemente dal nostro orientamento politico, “noi” che votiamo Pdl, o Pd, o Lega, o Di Pietro, o Casini, o Grillo o non votiamo proprio (ma attenzione, i “noi” non votanti sono la maggioranza, e non sono qualunquisti, perché decidono chi, dove e quando votare o non votare). Caro Bersani, perché perde tempo ad interpretare Berlusconi e a dire quello che vuole o non vuole fare (riforme o elezioni). Berlusconi è bravissimo a dire e contraddire sé stesso e non ha bisogno di aiutanti. Parli, piuttosto, con noi e ci dica quello che vuol fare lei e il suo partito, che finalmente ha un bel nome, “democratico”, e aveva anche un progetto interessante, far dialogare e lavorare insieme le due grandi culture, socialista (“riformisti”, ai loro tempi, lo furono anche i comunisti italiani) e cattolica, grazie ad un metodo laico, cioè rispettoso delle diversità. Ma, da quando il Pd è nato, abbiamo capito poco, abbiamo visto baruffe, cambi e ricambi, correnti vecchie e nuove, che non sono “spifferi” come quello di Fini, ma vere e proprie tempeste che stracciano le vele che servirebbero a navigare.

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Tradimento e fedeltà in politica

domenica, aprile 25th, 2010

La baruffa nella piazza mediatica tra Berlusconi e Fini, che fa impallidire le risse abituali nel centrosinistra, forse non è proprio un male. Gianfranco Fini, gelidamente furioso, ha stracciato il velo di ipocrisia che sta alla base del potere di Silvio Berlusconi, che non ammette il dissenso, né personale né politico. Fini, a torto o ragione, nonostante sia stato “sdoganato” proprio da Berlusconi e sia riuscito così a far diventare –legittimamente- un pezzo rilevante della destra nazionale e post fascista nuova classe dirigente per il Paese, ha voluto affrontare il suo profondo dissenso (che probabilmente ha anche radici personali) in termini squisitamente politici. Ma –a quanto pare- è arrivato fuori tempo limite, quando quello che resta del suo partito dentro il Pdl si è accoccolato in tante e comode poltrone, ben consapevole che lo deve soprattutto alla forza trainante di Berlusconi.

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Nuovo sindaco di Trieste

mercoledì, aprile 14th, 2010

Chi sarà il nuovo sindaco di Trieste? Mentre i partiti tacciono, in una silenziosa guerra di posizione, i cittadini cominciano ad interrogarsi, a fare ipotesi, a giocare con i nomi che non ci sono. I triestini sanno che il Sindaco è importante, deve incarnare lo “spirito della città”, deve risolvere i problemi dei marciapiedi ed immaginare e costruire il nostro futuro. Ma i partiti tacciono, o quasi. La Lega, che a Trieste ha sempre raccolto percentuali minime, ha buttato lì il nome di Federica Seganti, quasi fosse una provocazione, immediatamente stoppata dagli alleati di governo (regionale e nazionale). Ma Federica Seganti, se non fosse una provocazione, sarebbe un ottimo nome: è donna, è giovane, è preparata, è concreta. Sarebbe un candidato perfetto se non avesse avuto dei cedimenti “ideologici” che mal si conciliano con la storia e il presente di Trieste. (altro…)

“Finalmente francesi”

giovedì, aprile 8th, 2010

Finalmente è arrivato il momento delle riforme. Finalmente, scrivono i giornali, il governo ha deciso di accelerare sulle riforme e di fare sul serio (fino ad oggi avevano scherzato). Finalmente. Inutile chiederci perché (centrodestra e centrosinistra) ci hanno messo tanto ed è meglio guardare al bicchiere mezzo pieno. Ma cosa contiene questo bicchiere delle riforme che alla fine (forse) ci berremo. La prima riforma, che il ministro Calderoli è corso a presentare al presidente Napolitano suscitando qualche legittimo fastidio in Berlusconi, è quella “istituzionale”. Rassomiglia tantissimo alla così detta “bozza Violante”, ma il Partito democratico si è dimenticato di brevettarla e/o comunicarla agli elettori. Prevede la fine del sistema “bicamerale perfetto”, che obbliga le leggi ad un lungo e faticoso andirivieni tra Camera e Senato, la riduzione dei parlamentari e la creazione del Senato federale. (altro…)

Trieste capitale del Friuli?

giovedì, aprile 1st, 2010

Il cambio istituzionale e forse addirittura costituzionale era nell’aria da tempo. Da anni c’è uno stillicidio di dichiarazioni più o meno autorevoli, distratte e disinformate, che per comodità e pigrizia accredita una realtà linguistica che trasforma e deforma la nostra realtà storica e territoriale. Provate ad ascoltare radio e televisioni o a leggere giornali e riviste, e quasi sempre sentirete e vedrete chiamare la nostra regione con il nome di Friuli. Provate andare a Roma a qualche riunione istituzionale e, quasi sempre, anche se attorno al tavolo sono tutti colti e laureati e sanno che venite da Trieste, vi sentirete dire “voi in Friuli”, e se cercherete di aggiungere sommessamente “Venezia Giulia”, vedrete piccole smorfie di fastidio per la vostra pedanteria. (altro…)