Archive for gennaio, 2011

L’ “opinione pubblica” affaticata

martedì, gennaio 25th, 2011

E’ faticoso formarsi un’ “opinione pubblica”, critica ed informata, in un’Italia ridotta a “democrazia televisiva”, nella quale i processi si celebrano a “Porta a porta” o a “Ballarò” e la maggior parte dei cittadini si informano quasi esclusivamente guardando la televisione (Censis), specie quelli più poveri e meno istruiti (per questo che stiamo “risparmiando” sulla scuola?). Non sorprende, quindi, che il presidente del Consiglio, nonostante le inchieste che lo coinvolgono sulla prostituzione più o meno minorile e le telefonate bugiarde e avventate alla questura di Milano, nei sondaggi (o è l’auditel?) mantenga intatto il suo consenso. (altro…)

La giovane e il vecchio preside

domenica, gennaio 16th, 2011

Proviamo a ragionare senza moralismi e fuori dal fango della politica italiana. Proviamo ad immaginare un contesto che ci aiuti a capire, a scegliere, a decidere. Immaginiamo di avere una figlia che frequenta l’ultimo anno di liceo, naturalmente è minorenne, ma se si trucca, come tutte le sue coetanee, mostra più della sua età. Immaginiamo che frequenti un antico e prestigioso liceo fondato 150 anni fa, che ora è un po’ cadente, ma sempre forte della sua storia e delle sue glorie passate. Immaginiamo che sia retto da un vecchio preside, apparentemente gioviale, che gira con il parrucchino e non si cura se qualche studente sfacciato lo prende in giro. Immaginiamo, a questo punto, una cosa un po’ strana: scopriamo che il vecchio preside gioviale e quasi sempre sorridente ha invitato a casa sua nostra figlia e che poi –mentre noi pensavamo dormisse dalle sue amiche- ha, più volte, passato tutta la notte da lui. Venite a sapere anche che, al momento degli scrutini, ha telefonato al professore di matematica, il più severo della scuola, per trasformare l’insufficiente che vostra figlia si è presa perché troppo distratta, in sei per farla promuovere. E alla fine scoprite che ha dato a vostra figlia, e non si sa perché, 7000 euro.

Cosa pensereste, a questo punto, di quel vecchio preside, apparentemente gioviale e generoso? Non so voi, ma io chiamerei i carabinieri e lo denuncerei. Farei cambiare scuola a mia figlia, ma sarebbe meglio se quel vecchio sporcaccione fosse cacciato e il liceo recuperasse il rigore e l’onore di un tempo.

Nei panni degli operai

giovedì, gennaio 13th, 2011

Che tipo di persona è questo nostro presidente del Consiglio? Come fa, chi governa l’Italia con una buona intensità da quasi vent’anni, ad accogliere, con distratta leggerezza, l’ipotesi che l’azienda cardine dell’industria italiana se ne scappi dal nostro paese? Stiamo vivendo un momento drammaticamente cruciale della modernità globale, il nostro sistema industriale perde competitività su tutti i fronti (meno che nella piccola e media industria, che continua a macinare lavoro tutta da sola), e il vertice della politica italiana sembra far spallucce, senza uno straccio di proposta innovativa sulle relazioni sindacali (che si arrangino), sull’innovazione, sulla ricerca, sulla burocrazia, sulle tasse, sulle infrastrutture e i trasporti (dalle ferrovie alla banda larga). (altro…)