Archivio di luglio 2011

La bracciata di Federica

venerdì, 29 luglio 2011

Com’è bella Federica. Non solo quando si muove con studiata eleganza negli spot pubblicitari, che rendono più gradevole l’opaca televisione estiva, ma è bella e soprattutto brava quando nuota nel suo elemento liquido. La sua bracciata è lunga e classica. Con la mano va a prendere l’acqua lontano e poi la tira con un guizzo e la manda indietro più lontano possibile e il gomito rimbalza con scioltezza nel recupero aereo. Dentro quella bracciata c’è lo sguardo e ci sono le parole di Alberto Castagnetti, che l’ha allenata fino al 12 ottobre 2009, quando ci ha lasciato “a tradimento”.

Federica è brava e bella quando sorride e fa le linguacce ai suoi piccoli fantasmi, che deve sconfiggere ad ogni bracciata.

Federica è brava e bella quando il tricolore sale dopo una sua vittoria e lei sorride e canta sottovoce l’inno con un leggero accento veneto.

Grazie Federica.

H2Open space: nuotare tra i libri a Trieste

martedì, 19 luglio 2011

“Nuotare tra i libri” è una bella metafora, ma da adesso diventa una realtà grazie al progetto H2Open space, realizzato dalla Federazione Italiana Nuoto, che gestisce l’impianto per conto del Comune di Trieste con il Centro Federale Trieste.

Grazie a questo progetto la piscina “Bianchi” diventerà –unico esempio in Italia- anche un centro espositivo e culturale davvero “pubblico” ed aperto alla città.

Forse non è un caso se questa contaminazione, piuttosto rara, tra sport –e il nuoto in particolare- libri, cultura, arte e comunicazione in rete, avviene a Trieste, città di grandi tradizioni sportive e che da sempre si immagina, sul piano culturale e letterario, “laboratorio della modernità”. (continua…)

Come faremo ad essere seri?

lunedì, 11 luglio 2011

“Se siamo seri non dobbiamo preoccuparci”. E’ la frase più preoccupante che abbia mai detto quel vecchio gentiluomo è che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Come faremo ad essere seri con una finanziaria “lacrime e sangue” pari quasi a quella di Amato del ’93, che salvò l’Italia dalla bancarotta, ma che oggi sembra ridotta a una via di mezzo tra Risiko e Monopoli?

Come faremo ad essere seri se fino a poche settimane fa eravamo il paese uscito dalla crisi “senza mettere le mani nelle tasche degli italiani”?

Come faremo ad essere seri se il governo è riuscito ad introdurre una “patrimoniale” solo per i più poveri (vero trionfo dell’ossimoro)? (continua…)