Onde Medie tra sprechi e risparmi

E’ da un po’ che sono in pensione, ma ho conservato molte delle vecchie abitudini. Tra queste c’è quella di mettere la radio sveglia alle 6.50 del mattino, in modo da ascoltare l’edizione delle 7.00 del giornale radio di Rai Uno e poi quello che nella mia testa chiamo ancora il “gazzettino giuliano” (il GR del FVG). Qualche giorno fa, invece che dalle solite sigle tranquillizzanti, sono stato svegliato da fischi e fruscii indistinti: mi ero perso l’onda che mi collegava al mondo. Poi mi sono ricordato che qualche giorno prima avevo sentito, proprio alla radio, che sarebbe stato “spento” non so quale ripetitore. Così, mi sono messo a cercare su FM Radio Uno della Rai. Non è stato facile. Solo alla fine, dopo aver affinato il millimetrico spostamento della manopola, ho ritrovato la “mia” radio. Ma è tutta un’altra cosa: il disturbo è continuo, va e viene se mi avvicino o mi allontano. Pazienza. Probabilmente hanno “spento” i ripetitori di onde medie per risparmiare. Bene, detesto gli sprechi. Ma –forse- la Rai poteva risparmiare un pochino sugli stipendi e sulle sontuose “indennità di missione” dei suoi tanti/troppi direttori. C’è, invece, una storia di soldi, tanti soldi, forse di sprechi, che ci riguarda da vicino. Si tratta della decisione della Giunta regionale del FVG di dare 500mila euro nel 2010 e poi circa 400mila all’anno alla Rai (TivùSat) per permettere a circa 2500 famiglie della Carnia di guardarsi il TGR del Friuli Venezia Giulia. Il problema è che possono già ascoltare il servizio pubblico alla radio e probabilmente possono vedere il TGR FVG sintonizzandosi su TV Capodistria, che lo trasmette già via satellite secondo una logica “transfrontaliera”. Fino ad oggi abbiamo speso già un milione e duecentomila euro e si potrebbe continuare all’infinito. Mi chiedo: non si poteva dare a queste zone disagiate internet con le fibre ottiche? perchè duplicare un segnale satellitare che esiste già? per quanto tempo ce lo potremo permettere? questi soldi non potevano essere dati alla cultura? Di sicuro abbiamo/hanno risparmiato spegnendo le onde medie.

twitter: @francodelcampo