Illuminismo vs Terrorismo

luglio 18th, 2016

Riuscirà l’Illuminismo a salvare l’Europa e resistere all’attacco feroce e mortale che sta cercando di instaurare un nuovo Medio Evo? Forse non ce ne siamo accorti, ma la barbarie medievale del terrorismo jihadista si è concentrata, volutamente o istintivamente, contro gli elementi di Illuminismo che compongono la società europea contemporanea. La Francia non è certo l’unico paese europeo che bombarda lo Stato islamico e non è l’unico che abbia un passato coloniale o imperialista. La Francia, con tutti i suoi limiti, è lo stato che meglio incarna –o vorrebbe incarnare- la laicità, lo “spirito dell’Illuminismo”, con Liberté, Égalité, Fraternité, che rimangono i capisaldi della sua (e nostra) identità repubblicana. Tutti noi siamo, spesso in modo confuso, figli dell’Illuminismo, che ci ha insegnato a confrontarci alla luce della Ragione, senza dimenticare l’importanza del dubbio, che è stata all’origine del metodo scientifico, delle nostre Costituzioni e anche della supremazia economica, teorizzata da Adam Smith con la divisione del lavoro, e poi militare, che ci ha permesso, per un lungo periodo, di conquistare il mondo. Read the rest of this entry »

L’eleganza del doppio turno

giugno 12th, 2016

L’eleganza del doppio turno. Non bisogna farsi sviare dalle apparenze e dal clamore mediatico. Bisogna assaporare lentamente il tempo che abbiamo a disposizione. In una selva di sistemi elettorali pieni di aculei, spesso avvelenati, come nel caso dell’ex Porcellum, il sistema a doppio turno per l’elezione dei sindaci ha una sua intima eleganza. E’ elegante perché ci dà il tempo per riflettere in una sorta di dialogo interiore e collettivo. Ci permette di mandare alla “casta” messaggi più articolati, punire e premiare, nel caso che siano stati recepiti o ignorati.

Grazie al doppio turno il regno del possibile, e quindi della libertà, si allarga per almeno 15 giorni, e così possiamo giocare ancora un po’ sugli universi che possiamo contribuire a creare o a distruggere.

Al primo turno, molto spesso, si vota l’appartenenza, anche se si tratta di partitini o di formazioni che raccolgono i voti di una famiglia allargata. Read the rest of this entry »

nessuno è perfetto

maggio 9th, 2016

“Nessuno è perfetto”. Probabilmente il nostro sguardo, attonito, sulla politica italiana è lo stesso di Jack Lemmon, quando si toglie la parrucca bionda, nella scena finale di “A qualcuno piace caldo” (Billy Wilder, 1959).

Non è perfetto l’attuale parlamento italiano, nominato con un “porcellum” incostituzionale, lontano anni luce dallo “spirito costituente” del quale avrebbe bisogno l’Italia che ha vissuto una lunghissima e sfiancante crisi economica, sociale e politica. Nessuna meraviglia, quindi, se i tentativi fatti per scuotere il nostro paese da un immobilismo antico ed ostinato siano pieni di imperfezioni. Assai imperfetto è il governo, uscito dalla “non vittoria” del Pd alle elezioni del 2013. Dopo il gran rifiuto del M5S a qualsiasi dialogo, il Pd si è consegnato alle “larghe intese” con Berlusconi, che si sono ristrette quando l’ex cavaliere è stato condannato ed espulso dal Senato, lasciando in eredità Alfano. Il governo diventa ancora meno perfetto quando la sinistra interna al Pd, che pure avrà le sue ottime ragioni, fa le bizze, vota e non vota e così apre le porte all’assai imperfetto Verdini, per raggiungere uno straccio di maggioranza parlamentare, salvo lamentarsi del trasformismo dilagante. Read the rest of this entry »

Elezione permanente

aprile 7th, 2016

Tra poco voteremo, e poi voteremo di nuovo e poi di nuovo, e poi ancora –forse- di nuovo. Si apre, così, una stagione di “elezione permanente”, democratica e sfiancante per un corpo elettorale deluso, critico e lontano dalla politica. Il 17 aprile voteremo per il referendum abrogativo sulle “trivelle”, poi per eleggere 1.371 sindaci, poi di nuovo per il referendum confermativo sulle modifiche della Costituzione e poi chissà per che cosa. I cittadini andranno a votare per il sindaco, scegliendo – come nel caso di Roma, massacrata da “Mafia capitale”- il “meno peggio”. Il referendum sulle “trivelle”, invece, è ancora “misterioso” perché fino ad oggi è stato raccontato in politichese stretto, ad esclusivo beneficio della “casta” di giornalisti e politici. Fino ad oggi, o quasi, si è parlato solo delle baruffe interne al Pd, tra i presidenti delle Regioni, quasi tutti Pd, e il governo a trazione Pd, tra la sinistra Pd e la maggioranza Pd, naturalmente con Matteo Renzi al centro di tutte le polemiche, ma sull’argomento specifico del referendum si è capito poco o nulla. Read the rest of this entry »

Continueranno a farci del male?

marzo 15th, 2016

Continueranno a farsi del male? Pare proprio di sì. Di chi sono i voti con i quali Matteo Renzi cerca di governare un Parlamento sgarrupato, eletto con l’abominevole “porcellum” e che ha il record mondiale di trasformismo politico? Secondo il buon Bersani sono suoi. Qualcuno pensava che fossero dei cittadini che sono andati a votare in quel lontano 2013, mentre sono davvero tutti suoi i voti che ha perso in poco tempo, passando da sondaggi trionfali alla “non vittoria” che ha permesso a Berlusconi di pareggiare. E’ tutto suo il risultato del penoso incontro in streaming con Beppe Grillo, che ha condannato Enrico Letta al “governo di larghe intese” con l’immortale Caimano. Anche D’Alema, che è un uomo d’onore, acuto e fulminante, che per anni ha inchiodato il Pd all’eterno duello con Veltroni, appena concluse le faticose primarie romane, ha detto finalmente qualcosa di sinistra ed ha minacciato una scissione latente lanciando la candidatura alternativa dell’ottimo Bray, che però ha subito rifiutato. Read the rest of this entry »

Rumore di “primarie”

marzo 8th, 2016

Tanto rumore per nulla? Forse no. Le primarie del centrosinistra, che erano state vissute dal sindaco in carica, Roberto Cosolini, come un colpo basso, e come una sfida dal senatore Francesco Russo, hanno dato un risultato clamorosamente molto netto e forse inaspettato. Poche ore prima del voto la preoccupazione sul volto della “vecchia guardia” che sosteneva Cosolini, e che si è rivitalizzata con il vigore e l’impegno di anni ormai lontani, era ben visibile. L’attacco improvviso del giovane senatore democratico aveva non solo sorpreso e un po’ scandalizzato per la sua irritualità, ma aveva innescato anche una forte perplessità, e forse invidia , per il volume del fuoco comunicativo messo nella campagna elettorale. Una campagna all’americana, forte, probabilmente costosa, efficace e diffusa con tutte le modalità del marketing politico e sui social media. Read the rest of this entry »

Allegria di primarie

febbraio 20th, 2016

Allegria. Ci sarà da divertirsi nei pochi mesi che ci dividono dalle elezioni per il nuovo Sindaco di Trieste. C’era il rischio che la campagna elettorale si trascinasse tra qualche piccola baruffa di cortile, composti dibattiti televisivi rigorosamente in “par condicio”, equilibrate interviste giornalistiche. Il previsto confronto tra il sindaco in carica, Roberto Cosolini, e l’ex sindaco che si ricandida, Roberto Dipiazza, rischiava di essere un dèjà vu. E invece no. Il giovane iperattivo senatore Francesco Russo, da “corsaro”, che combatteva su tutti i mari con la patente della Regina, si è fatto “pirata”, e si è mosso per conto suo, sfidando (inaspettatamente ?) il galeone del sindaco uscente. Read the rest of this entry »

50 anni dalla tragedia di Brema 28 gennaio 1966

gennaio 30th, 2016

La notizia era arrivata in modo nebbioso, incerto, frammentario. All’inizio nessuno voleva crederci e quindi la consapevolezza della strage che aveva colpito il nuoto italiano ha fatto fatica a consolidarsi in un grumo di dolore che non si sarebbe sciolto mai più. Era una brutta giornata, scura e nebbiosa, alle 18.51 del 28 gennaio 1966, esattamente 50 anni fa, quando un aereo della Lufthansa si era incendiato a Brema in un atterraggio mal riuscito e si era portato via la meglio gioventù che il nuoto italiano avesse mai avuto. Bruno Bianchi, triestino, serio e taciturno, da pochi anni se ne era andato a nuotare a Torino, un cervello in fuga -si direbbe oggi- studente di fisica e capitano della nazionale italiana. Per chi nuotava in quegli anni a Trieste era un mito, raccontato tante volte dal suo ex allenatore, Carlo Carboni, un veterano della campagna di Russia e un grande “artigiano” del nuoto, che lo aveva lasciato andare per permettergli un futuro migliore di nuoto, studio e lavoro. Bianchi non l’ho quasi conosciuto, ma mi ricordo che -durante qualche gara di nuoto- mi aveva intravisto e sorriso, perché aveva riconosciuto un triestino. Read the rest of this entry »

“Classe dirigente cercasi”

gennaio 9th, 2016

Classe dirigente cercasi. Ancora una volta, sempre, disperatamente. Solo due volte, nella sua storia, l’Italia si è ritrovata con una classe dirigente degna di questa nome, ma sono stati due momenti straordinari e “rivoluzionari”. Prima il Risorgimento -repubblicano, garibaldino e poi moderato e liberale con la “destra storica”- fece l’Italia. Poi la Resistenza diede vita alla Repubblica italiana e una nuova classe dirigente, formatasi nella lotta antifascista, fu capace di “costruire” in pochi mesi, all’inizio della guerra fredda, la nostra Costituzione. Con il passare degli anni, anche quella straordinaria classe dirigente si è indebolita, è invecchiata e in parte corrotta. Read the rest of this entry »

Sport marcio

novembre 10th, 2015

C’è del marcio nello sport. Lo sapevamo da tanto tempo, ma era difficile sospettare una diffusione così capillare e massiccia. Sapevamo che il calcio, globale e locale, è ormai un contenitore di corruzione e di imbrogli a tutti i livelli, ma si sperava che lo sport olimpico, salvo le inevitabili eccezioni negative, fosse al riparo dai miasmi soffocanti del doping. E invece no. Si sperava che la mostruosa stagione della Ddr, la Germania Est che voleva conquistarsi credibilità internazionale grazie ai risultati sportivi, fosse definitiva conclusa. Ho vissuto in presa diretta quegli anni, quando i sospetti erano certezze in chi nuotava nelle corsie vicine a Novella Calligaris, piccola e ostinata combattente, che doveva confrontarsi con valchirie geneticamente modificate a forza di enormi dosi di steroidi. Ma quelle gigantesse –come ha detto Novella in queste ore- erano vittime di un sistema oppressivo che pensava di poter dominare e stravolgere “le vite degli altri”. Adesso, paradossalmente, è molto peggio. Il doping è ancora “di stato”, ma non c’è più sopraffazione quanto complicità tra vittime e carnefici, con gli atleti che inseguono docilmente –per vanità mediatica e/o per soldi- le indicazioni di stregoni del metabolismo che potenziano proditoriamente la forza e la resistenza dei loro muscoli. Read the rest of this entry »