Archive for novembre, 2010

Avanspettacolo della politica

martedì, novembre 23rd, 2010

Altro che teatrino della politica, ormai siamo all’avanspettacolo. Anche la promessa primordiale fatta da Berlusconi, quella di liberarci dalla politica politicante, è stata tradita, mentre i resti di quella che é stata la più ampia maggioranza parlamentare della storia repubblicana sembra risalire in disordine “le valli che aveva disceso con orgogliosa sicurezza”. Ricordate? Due anni fa, dopo aver vinto alla grande le elezioni ed aver indetto il primo Consiglio dei ministri nella Reggia di Caserta, Silvio Berlusconi aveva promesso la rapida soluzione del disastro dei rifiuti a Napoli. Adesso, le stesse terribili immagini invadono i teleschermi nazionali ed internazionali e l’Unione europea, con rammarico e stupore, afferma che “nulla è cambiato dopo due anni”. Evidentemente, dopo che il principale responsabile di allora, il governatore Bassolino, è stato cacciato e il sindaco Jervolino è più inutile che mai, anche il presidente Berlusconi, che due anni fa aveva annunciato il miracolo e che appena un mese fa (28 ottobre 2010) aveva profetizzato con sicurezza “entro tre giorni non ci saranno rifiuti a Napoli”, si è un po’ distratto.

Risultato: l’immagine dell’Italia e di chi la governa, salvo brevi parentesi, da quasi 10 anni, non ispira certo quell’ottimismo che era diventato un mantra governativo quasi obbligatorio. (altro…)

Perché Rumiz si meraviglia?

sabato, novembre 13th, 2010

Perché Rumiz si meraviglia? Perché i nostri studenti non dovrebbero essere “così belli”, attenti e curiosi? Forse Rumiz, nel suo pessimismo dell’intelligenza, ha creduto a quello che raccontano della scuola italiana la Gelmini, Tremonti e Berlusconi (anche se a quest’ultimo non interessa questo argomento). La nostra scuola, specie a Trieste, nonostante i tagli governativi, i muri cadenti e i gabinetti rotti, non è un deserto. La nostra scuola è stata denigrata ed umiliata, ma Rumiz non deve meravigliarsi se un centinaio di studenti -grazie all’eccezionalità dell’occupazione- ha avuto il privilegio di godersi la sua lezione su Annibale (l’avessi saputo, sarei accorso anch’io).

La sua lezione è germogliata su un terreno fertile, dissodato da tante lezioni quotidiane impartite da tanti oscuri insegnati che lavorano seriamente con i loro studenti, anche se vengono umiliati, dimenticati o licenziati (almeno i più giovani, che sono “ontologicamente” precari) per “risparmiare” sulla cultura, l’intelligenza dei giovani e il futuro del paese. (altro…)