Laura Puppato ce l’ha fatta. Per un pelo, grazie agli appelli e alla mobilitazione garibaldina di Paolini e Rumiz, è riuscita a raccogliere le 20.000 firme (massimo 2.000 per regione) per poter accedere alle primarie del centrosinistra. Eppure pochi (ancora?) la conoscono. Qualcuno l’ha intravista un paio di volte in televisione, ma non sulla Rai. Chi l’ha vista ha riconosciuto una signora seria e posata, che parlato poco, non interrompe mai gli altri interlocutori, che dice, con un dolce e leggero accento veneto, cose sagge ed assennate. Ha ragione, quindi, Paolo Rumiz, quando auspica, immagina o sogna, una Angela Merkel nostrana, capace di serietà e concretezza, di unire invece che dividere (lo ha fatto nella sua Montebelluna come sindaco), di sobrietà e competenza. Per questo, in molti, hanno raccolto l’appello di Rumiz e sono andati a firmare per la sua candidatura e garantire un’opportunità a una donna per competere in una “gara” che ci interessa tutti, al di là degli schieramenti e delle scelte politiche e culturali.
Le primarie del centrosinistra, così, sono diventate una realtà vera, preziosa e democratica. (altro…)

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Come fare la cosa giusta nel modo sbagliato. Succede al Partito democratico, alla sinistra italiana, ma non solo. Succede che il Pd per mesi si è dilaniato a causa delle scorribande del giamburrasca Matteo Renzi che voleva “rottamare” un po’ tutti, mentre bastava leggere lo statuto del partito che prevedeva già l’esaurimento e/o la sostituzione dei suoi parlamentari (salvo rare eccezioni) dopo tre legislature. Ma Bersani, fino all’altro ieri, se ne era dimenticato. (altro…)