Quanto hanno pesato le parole in questa crisi devastante fatta di soldi, debiti e numeri?

Le parole possono essere “flauts vocis”, leggere come il vento, oppure pesanti come pietre, ma dovrebbero essere anche logos, inteso come pensiero. Le parole che hanno fatto da cornice al nostro terremoto economico sono state tanto pesanti quanto avventate (cioè buttate al vento), ma con poco logos. Fino a poche settimane fa sentivamo ancora nelle orecchie parole suadenti, che ci dicevano che eravamo usciti dalla crisi meglio degli altri, “senza mettere le mani nelle tasche degli italiani”, che la nostra economia era solida, bastava essere un po’ più ottimisti e tutto si sarebbe risolto, mentre le cattive notizie erano colpa dei soliti pessimisti (che in realtà sono degli ottimisti ben informati). (altro…)