Archive for dicembre, 2011

Restituite i soldi

martedì, dicembre 13th, 2011

Money, money, money. Soldi, soldi, soldi i beneamati soldi. Eppure, anche se sappiamo che i soldi non sono tutto, perché non danno la felicità e poi basta la salute, rimane il fatto che buttarli dalla finestra –soprattutto di questi tempi- è davvero uno spreco insopportabile. Adesso i partiti, che stanno scoprendo la loro leggerezza progettuale, sono alla caccia di soldi per attenuare la stretta sui pensionati e sulle prime case, eppure la parte più rilevante della Grosse Koalition che sostiene malvolentieri i governo Monti è contraria a mettere all’asta l’utilizzo di un bene pubblico come l’etere e le frequenze preziose per le televisioni, per gli operatori di telefonia mobile, per l’economia digitale. Il vecchio (in tutti sensi) governo Berlusconi, da par suo, si era inventato un “concorso di bellezza” (beauty contest) per regalare le frequenze ai gruppi televisivi più sexy, Mediaset e Rai, con la scusa che “tanto non le vuole nessuno”. Peccato che in altri Paesi l’asta pubblica abbia portato nelle casse dello stato qualche miliardo di euro. (altro…)

Il “medium” è Vespa

sabato, dicembre 3rd, 2011

“Il medium è il messaggio”. Chissà cosa voleva dire Marshall McLuhan, quando ci ha lasciato in eredità questa sentenza definitiva per la nostra nuova modernità? Forse che Silvio Berlusconi e Mario Monti sono già omologati perché ospiti di Bruno Vespa, Gran Ciambellano della politica televisiva con la sua poltroncina bianca di “Porta a Porta”? Ma chi ha dato al professor Monti il “gran consiglio” di esporsi all’intrattenimento mediatico in un momento così difficile? E alla fine, che effetto farà il grigio presidente della Bocconi d’avanti alle telecamere? Sorriderà timidamente quando annuncerà agli italiani la lunga serie di sacrifici o resterà serio e compunto? Per saperlo dovremo guardare “Porta a Porta”, rompendo così quella sorta di “embargo” che molti di noi si erano imposti vietandosi di guardare questo programma, che con la scusa del “servizio pubblico” è crudele con i deboli e genuflesso con i potenti. E pazienza se così faremo più ricco e felice Bruno Vespa, che paghiamo con il nostro canone e premiamo con il nostro telecomando. Dovremo ascoltare ancora una volta l’inquietante melodia di “Via col vento” e il fastidioso dlin dlon che introduce gli ospiti, perché solo così sapremo se Monti avrà la sua bella lavagnetta per fare i conti del disastro che Berlusconi ci ha lasciato in eredità. Ma “il medium è il messaggio” e quindi anche il nuovo presidente del Consiglio si è piegato alle regole della comunicazione ed esporrà alle telecamere la sua amara ricetta, che nelle televisioni commerciali sarebbe rigorosamente vietata, perché deprime i consumi. Però Mario Monti potrebbe sorprenderci e piegare il medium più potente della storia (dopo l’invenzione della scrittura e dei caratteri mobili) al suo messaggio: dovrebbe chiedere ed ottenere che “Porta a Porta” venisse trasmessa in bianco e nero. Così, forse, riuscirebbe a comunicare a tutti noi lo spirito del tempo, la necessità di ritornare ad essere un paese di formiche laboriose e risparmiatrici, capaci di avere il piccolo coraggio quotidiano di chiedere la ricevuta o la fattura, di pagare il conto sempre con la carta di credito, di spegnere la luce quando si esce da una stanza, tanto per dimostrare ai nostri figli, nipoti, studenti, che si può vivere bene evitando gli sprechi e rispettando poche e semplici regole, come quella che dice (anche nella Costituzione) chi ha di più deve dare di più. Ci pensi, professor Monti.

fdc