Domani mattina, domenica 25 novembre 2012, mi alzerò come al solito, farò un po’ di ginnastica, una breve doccia, per non sprecare troppa acqua, e poi andrò a votare per le primarie (quelle del centrosinistra, visto che per quelle del Pdl ancora non ho capito…).
Per una volta, spero che la fila sia abbastanza lunga e finalmente capirò se la mia iscrizione on line è servita a risparmiare una fila. Ma pazienza. Anche se di file dovrò farne due, sarà l’occasione per parlare con gli altri in attesa come me e forse per decidere per chi votare. Infatti, dopo tante riflessioni, scambio di email, discussioni con amici e conoscenti, non ho ancora deciso. Ho letto , di Barrico su Renzi, di Sofri su Bersani, e sono d’accordo con tutti e tre. Come sono d’accordo con Vendola quando dice “sono innamorato dell’Europa” (a differenza di Grillo, Bossi e Berlusconi) e con Bruno Tabacci, quando ragiona e fa di conto.
Quindi deciderò per chi votare in fila, immergendomi –a modo mio- nella “volontà generale”, come voleva il protodemocratico Rousseau. Ma, nonostante tutto, nonostante i pizzicotti mediatici che si sono dati e le differenze che pure esistono, forse non è tanto importante chi vincerà queste primarie. Chiunque vinca le primarie, sarà importante, anzi fondamentale, che poi vinca le elezioni vere, quelle che D’Alema, come sempre lucido e sprezzante, chiama “secondarie”, qualsiasi sia la “porcata” elettorale con cui la vecchia maggioranza di centrodestra, composta come sempre da Forza Italia, Lega Nord e Udc, vorrà farci votare. E poi, chi vincerà, dovrà rispettare un “imperativo categorico”, ma proprio “categorico”, come voleva . In realtà dovrà fare una cosa semplice semplice: mantenere almeno il 50% di quello che, più o meno, tutti hanno promesso, a partire dal taglio della casta e degli sprechi, per restituire un po’ di equità a questa nostra Italia, per far pagare le tasse a chi non le paga e diminuirle a chi le paga, per dare valore al lavoro, ai giovani, a partire dalla scuola, e alle donne. Non so ancora per chi voterò, ma conosco già il risultati. Me li ha raccontati il più grande pensatore italiano vivente, Altan, che ha designato due omini con basco e il naso grande d’avanti ad un’urna e ha scritto: “Che risultato ti aspetti?” – “Primarie P.D. batte Primarie PDL dieci a zero!”.