parole, parole, parole

settembre 26th, 2015

Parole, parole, parole. La citazione, ormai vagamente sacrale che profuma d’incenso, non è certo sfuggita di bocca al primo Papa gesuita della storia della Chiesa, che ha avuto la sfrontatezza di farsi chiamare Francesco.

Che le parole abbiano un ruolo nella costruzione della realtà lo sappiamo da tempo e ce l’ha raccontato Bruce Chatwin nelle “Vie dei canti”.

Le parole sono potenti. Proprio per questo sarebbe utile farle depositare sul proprio significato per cercare di recuperare il loro rapporto originario –liquido fin che si vuole- con la realtà.

Abominio. E’ un sentimento che suscita supremo disprezzo, rifiuto, ripugnanza, non di rado collegato a figure demoniache. Susanna Camusso, nel dicembre del 2014, ha definito il jobs act “un abominio”, ma adesso, quando l’occupazione, per vari motivi, sembra in  lieve crescita, potrebbe fare un mezzo sorriso e ammettere di essersi –forse- sbagliata nel suo giudizio di ispirazione biblica. Invece si contorce e mastica amaro ogni volta che i numeri suggeriscono che, bene o male, c’è una lenta e faticosa uscita dalla crisi. Read the rest of this entry »

Trieste come Babilonia?

agosto 25th, 2015

Davvero viviamo nel peggiore dei mondi possibili? Davvero Trieste, un tempo orgogliosa della sua immagine mitteleuropea, è diventata una Babilonia? L’analisi di Marco Coslovich sulla nostra città è inquietante e “difficile” (Il Piccolo, 24 agoto 2015). E’ inquietante perché ci mette brutalmente di fronte una (presunta) realtà che ci spaventa e ci omologa a pezzi di mondo e d’Italia che consideriamo lontani ed estranei. E’ “difficile” perché mette in fila una serie di “fatti” incontestabili. Eppure, forse per pigrizia o eccesso di affetto, facciamo fatica a riconoscerci in questa catastrofe umana e civile, in preda a “risse furibonde tra bande etniche e bulli di periferia”, a un etilismo diffuso, soprattutto tra i giovani, al degrado indotto dai graffiti che lordano muri e portoni delle nostre case. E’ tutto vero, ma al tempo stesso “falso”. L’errore, ammesso che Marco Coslovich commetta errori, forse è di origine ideologica. L’ideologia prende aspetti della realtà e li dilata e ingigantisce per costruire una narrazione, anzi una tesi che non può essere contraddetta. E’ proprio questo, secondo Karl Popper, il limite dell’ideologia, che secondo Marx era “falsa coscienza”.

L’immagine che emerge di Trieste può essere vera se si guardano episodi tanto gravi quanto isolati, ma diventa “falsa” se diventa un quadro d’insieme. Read the rest of this entry »

Fuga dalla Politica

luglio 28th, 2015

Via, via dalla Politica. Il pensiero arriva come un colpo di rasoio e sanguina già prima di sentire il dolore che provoca. Fuggire dalla Politica è una sorta di tradimento, individuale, collettivo, generazionale. Vuol dire rinnegare il principio aristotelico dell’uomo inteso come “animale politico”. Eppure il pensiero sanguina perché ogni giorno arrivano notizie sulla fatica e forse l’impossibilità di avere una “classe dirigente” capace, intelligente e competente al governo della Polis. Per l’Italia, da sempre incapace di scegliere tra privilegio e merito, è un problema antico. Solo in due momenti della sua storia ha avuto una “classe dirigente” degna di questo nome: nel Risorgimento e poi durante e subito dopo la Resistenza, con la Costituzione. In seguito, nella migliore delle ipotesi, ci si è accontentati del “meno peggio”.

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La spinta propulsiva di Renzi si è esaurita?

giugno 15th, 2015

Chissà se si è esaurita la spinta propulsiva di Matteo Renzi? La Rivoluzione d’Ottobre si è esaurita con la caduta del Muro di Berlino, anche se Berlinguer se ne era accorto nel 1981. E’ passato appena un anno e mezzo dalla pacifica “presa del potere” del giovane fiorentino, ma la sua irresistibile spinta propulsiva sembra già piena di inciampi, trabocchetti, vischiosità occulte e palesi, dentro e fuori alla sua (pseudo)maggioranza.

La “vecchia” politica lo sta risucchiando in una palude che rallenta la sua rapidità di movimenti, mentre una valanga di problemi, accumulati negli anni precedenti, gli sta cadendo addosso e noi potremmo restare sepolti con lui.

La guerriglia della “sinistra” del suo partito ha raggiunto lo zenit in occasione delle elezioni Regionali, quando un candidato sconfitto alle primarie si è messo in proprio, con la benedizione dell’eterno Cofferati, ed ha consegnato la Liguria a Forza Italia, costringendo Renzi a una “non vittoria”, pur avendo incassato un 5 a 2. La “sinistra” dura e pura ha resuscitato la destra berlusconiana, ma ha perso, senza se e senza ma, Venezia. Read the rest of this entry »

Sport e Filosofia tra agonismo e società

maggio 25th, 2015

Non diffidate dello sport. Non cadete nel grande inganno, costruito soprattutto dai mass media, che ha prodotto una mostruosa contaminazione tra criminalità, politica ed economia, che pretende –a tutti i costi- una spasmodica ricerca del successo. La prima “vittima” di questa deformazione è stato il calcio. Troppo bello (dicono) e dannato, facile e diffuso a livello globale per conservare l’innocenza originaria. Così è diventato –specie in Italia- una specie di discarica maleodorante, metafora di una società che sguazza nel conflitto d’interessi ed ha il record mondiale –tra i paesi avanzati- della corruzione e delle infiltrazioni mafiose. Così il calcio, che forse non è mai stato davvero innocente, si è staccato dagli altri sport, perché era ed è troppo ricco, potente e viziato e –soprattutto in Italia- ancora troppo spesso dominato dalla violenza degli ultras, deformato dalle scommesse clandestine, strumentalizzato dalla politica, umiliato dall’ignoranza sessista ed omofoba dei suoi dirigenti, gonfiato a dismisura dai mass media e in particolare dalla onnipotente televisione. Ma lo sport è un’altra cosa.

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#buonascuola?

maggio 14th, 2015

Che fare della scuola italiana? Davvero la scuola italiana è così pessima come ci raccontano da anni?  Se leggiamo le classifiche internazionali sembrerebbe proprio di sì. Secondo i dati Ocse l’Italia è molto indietro nelle classifiche internazionali che misurano la capacità di comprensione di un testo scritto, di matematica e scienze (ma non la filosofia, purtroppo…). In una ipotetica classe internazionale noi italiani saremmo messi tra gli “asini” o quasi. Ma le cose non stanno così. La prova empirica viene dagli studenti italiani che frequentano un anno di scuola all’estero, e anche se a casa sono così così, spesso si ritrovano ad essere tra i primi della classe. Read the rest of this entry »

La confusione è eccelente?

aprile 14th, 2015

“Grande è la confusione sotto il cielo. Il momento è eccellente”. Il grande tiranno rivoluzionario, Mao Zedong, probabilmente sarebbe molto soddisfatto di quanto sta avvenendo in Italia.

C’è grande confusione sotto il cielo dell’Expo, salvata per un pelo quando stava per annegare in un mare di corruzione, che a pochi giorni dall’inaugurazione non è ancora completata, ma -spiegano astuti architetti- le parti mancanti saranno mascherate da abili trompe d’oeil di cartongesso.

La confusione regna sovrana anche sul Jobs Act, che dovrebbe dare lavoro e “diritti crescenti” a migliaia di giovani disoccupati, ma viene definito un “abominio” da Susanna Camusso, segretario della Cgil, e tenacemente osteggiato da Maurizio Landini. Read the rest of this entry »

#MattarellaPresidente e comunicazione politica

febbraio 1st, 2015

#MattarellaPresidente probabilmente è una buona notizia per l’Italia, forse addirittura ottima, ma rischia di essere una piccola catastrofe per la nostra rissosa comunicazione politica e giornalistica. La sua candidatura è emersa solo alla fine, anche se il suo nome appariva e scompariva nei listini che giornali e televisioni, con la complicità della politica, compilavano nel corso delle ultime settimane. Non era certo il prediletto, perché risultava estraneo al gioco al massacro ormai innescato. Il suo nome, infatti, era poco coerente con il tormentone mediatico e politico sul “patto del Nazzareno”, diventato una sorta di discriminante ideologica per interpretare tutte le vicende recenti della politica italiana. Read the rest of this entry »

Cambio_ritmo (03.01.15)

gennaio 20th, 2015

Cambiare ritmo, nello sport, nella vita e soprattutto in politica, è molto difficile. Bisogna avere una profonda consapevolezza delle proprie forze, conoscere bene il terreno in cui ci si muove, misurare la distanza che si deve ancora percorrere per arrivare al traguardo e indovinare le energie che potrebbero avere in corpo gli avversari.

Il nostro presidente del Consiglio è energico e caparbio ed ha promesso -o minacciato- la necessità di imporre un nuovo cambio di ritmo a questa nostra Italia affaticata e disorientata. Il rischio, però, quando si vuole cambiare ritmo, è quello di andare fuori giri, oppure, peggio ancora, di inciampare. Read the rest of this entry »

Mafia Capitale vs “ossi di seppia”

dicembre 7th, 2014

Chissà se la melma maleodorante e schifosa nella quale ci sentiamo immersi è di destra o di sinistra? Fino a pochi giorni fa il dibattito politico sembrava tutto concentrato sulla scarsa affidabilità di Matteo Renzi come rappresentante di un centro sinistra con poca sinistra. I rigorosi tutori di una ortodossia ormai evaporata non si fanno incantare dalla chiacchiere del premier, dal fatto che abbia portato il Pd –cosa che sembrava quasi impossibile viste le sue due animi costituenti- dentro la casa del socialismo democratico europeo. Poco importa, ai raffinati intellettuali con sfocate memorie marxiste, che recentemente Renzi abbia citato la più marxiana e rivoluzionaria delle “glosse” a Feuerbach: “fino ad oggi i filosofi hanno interpretato il mondo, ora si tratta di trasformarlo” (1845). Read the rest of this entry »